Roma Capitale, in accordo con le organizzazioni professionali agricole e dei consumatori, adotta la presente Carta della Filiera Corta e della Multifunzionalità Agricola.
La Carta rappresenta la sintesi degli obiettivi dell’amministrazione in tema di costruzione dei sistemi alimentari locali, nella prospettiva della valorizzazione della produzione prossima alla zona urbana e della massima soddisfazione degli utenti.
Roma Capitale riconosce nella filiera corta e nella multifunzionalità vantaggi per i cittadini, le imprese, l’ambiente, la qualità della vita, la qualità del cibo, la riattivazione del dialogo città-campagna.
GLI IMPEGNI E GLI STRUMENTI DELLA CARTA
Roma Capitale, assieme ai sottoscrittori della Carta, si pone come obiettivi i seguenti 10 punti qualificanti per il sistema agricolo ed alimentare, per la società, il territorio e l’ambiente. Per ciascuno di essi sono identificati gli strumenti ed i principi metodologici che si intende mettere in campo.
- La tutela del territorio e dell’ambiente
attraverso
- l’incentivo all’agricoltura biologica
- il rifiuto dell’uso di OGM
- la riduzione e ottimizzazione del consumo di risorse
- la riduzione dell’impatto ambientale del proprio stile di produzione e di consumo (uso di tecnologie a basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili, uso di materiali riciclabili e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie inquinanti, riciclo e riuso)
- l’incentivo alla riconversione di aree degradate ad uso agricolo
- l’individuazione di “infrastrutture verdi” per tutelare i servizi ambientali degli ecosistemi
- la salvaguardia delle aree agricole dalla cementificazione, valorizzando in chiave ambientale e fruibile per la cittadinanza i territori agricoli urbani e periurbani.
- La valorizzazione delle risorse umane
attraverso
- la promozione dell’accesso dei giovani nei sistemi agro-alimentari locali (dalla produzione fino alla distribuzione)
- l’incentivo alla crescita professionale delle figure coinvolte
- la proposta in chiave moderna del ruolo e dell’attività professionale dell’imprenditore agricolo, anche attraverso forme associative (cooperative).
- Favorire l’attività economica nelle zone agricole, in particolare nelle zone di transizione tra città e campagna, particolarmente fragili da mantenere in equilibrio
attraverso
- il perseguimento del miglioramento della qualità dei beni e dei servizi nei territori
- il rafforzamento dei sistemi semi-naturali e l’integrazione tra aree limitrofe, agendo in chiave di adattamento ai cambiamenti climatici e di resilienza
- il perseguimento di stili di vita e di consumo incentrati sulle relazioni
- l’impegno ad intrecciare relazioni e scambi con altri territori ed altri percorsi simili.
- Sostenere l’economia del cibo locale
attraverso
- l’incentivo ad attività e sistemi di distribuzione con ridotto numero di intermediazioni, capaci di consentire una maggiore redditività per i produttori ed un risparmio per i consumatori
- l’incentivo alla riorganizzazione delle filiere in una prospettiva locale, attraverso la riconnessione dei sistemi di produzione, di trasformazione, della logistica, volti ad assicurare cibo di qualità alla domanda urbana, pubblica e privata
- la promozione delle attività culturali, ricreative, artistiche e intellettuali tese allo sviluppo di una nuova etica dell’economia dei sistemi agro-alimentari.
- Diminuzione degli sprechi
attraverso
- il perseguimento di stili di vita e di consumo più essenziali ed equilibrati, improntati sulla consapevolezza delle scelte
- l’incentivo a politiche di riduzione degli scarti alimentari
- la promozione dell’integrazione degli scarti organici da raccolta differenziata con la produzione primaria.
- Favorire la nascita e lo sviluppo di Gruppi di Acquisto Solidali
attraverso
- il sostegno al consumo di prodotti locali
- il legame tra la presenza dei processi produttivi e le interazioni tra mondo agricolo e bisogni alimentari, sociali ed ambientali espressi dalla cittadinanza
- Favorire la multifunzionalità in agricoltura e la diversificazione dei redditi agricoli
attraverso
- il supporto alle imprese agricole nella trasformazione in imprese multifunzionali con la creazione di procedure semplificate
- una politica di sviluppo non più settoriale bensì territoriale
- la promozione del turismo rurale, anche attraverso accordi e marchi di qualità
- Sostenere e incentivare le produzioni tipiche, le produzioni di qualità e le connesse tradizioni enogastronomiche
attraverso
- la difesa dell’identità culturale di un territorio e della sua gente
- la salvaguardia della biodiversità come strumento di caratterizzazione ambientale e sociale, a dispetto della dilagante omologazione del gusto
- la promozione delle produzioni tipiche e delle imprese che le producono
- Promuovere la cultura rurale e l’educazione alimentare
attraverso
- il supporto alle scuole affinché diventino dei centri promotori dell’educazione nutrizionale e della salute
- la diffusione della conoscenza della storia dei prodotti alimentari e della tradizione enogastronomica
- un’informazione più adeguata sul cibo e sulle conseguenze dei comportamenti alimentari sbagliati
- Favorire lo sviluppo agricolo e forestale.
attraverso
- l’incentivo allo sviluppo di un turismo che si ponga in relazione con i valori culturali di un territorio senza generare grandi impatti ambientali su di esso
- la garanzia del presidio del territorio e la tutela del patrimonio agricolo e forestale.